Testimonianza della GMG Diocesana, 19 Marzo 2016 | Vignola
Più di 800 i giovani, provenienti da tutta la diocesi di Modena, sabato si sono dati appuntamento a Vignola per la Giornata mondiale della Gioventù, nella sua versione modenese. Dopo che per anni l’evento si era svolto in città, da alcuni anni la pastorale giovanile ha deciso di ripartire dalle “periferie” della diocesi.
E così ecco la GMG di Finale Emilia nel 2014, di Sestola nel 2015 e di Vignola quest’anno.
Un fiume di canti, suoni e colori si è mescolata ai ramoscelli di palma e di ulivo, invadendo la città del Muratori. «È stata una giornata stupenda – ci racconta Cecilia Morsiani, animatrice in parrocchia e una delle organizzatrici dell’evento –. La cosa più bella è stata la collaborazione, lo spirito di comunione, l’intreccio di mani che hanno lavorato insieme. Sia come comunità vignolese che con i ragazzi della diocesi».
L’appuntamento era per tutti i giovani alle 16.30 in oratorio.
Da lì poi un corteo festoso ha attraversato le vie di Vignola, sostando davanti alla chiesa e fermandosi poi nella pizza dei Contrari. Filo conduttore del pomeriggio la parabola del figliol prodigo o meglio, secondo le parole del vescovo Erio, dei “tre animali”: «Il maiale – ha spiegato ai giovani monsignor Castellucci, riferendosi agli animali che compaiono nel brano del Vangelo – rappresenta il modo di vivere nel fango e nel peccato. Ma anche lì il Signore ci viene a prendere e ci salva. Il capretto può rappresentare una fede da “contratto” e senza gioia. È una tentazione molto forte che si insinua nei cuori di molti cristiani. Il vitello grasso ucciso è invece il simbolo del grande amore che Dio ha per noi».
La festa è poi continuata di nuovo in oratorio, dove i giovani pellegrini si sono sfamati con pasta, tigelle e gnocco fritto.
Ad animare la serata, direttamente da Edimburgo, c’erano gli “Anthem 33”. Tanta fatica ma anche tanta gioia per la parrocchia di Vignola, guidata da circa un anno e mezzo da don Luca Fioratti. E Vignola ha dato il meglio di sé anche sotto il profilo paesaggistico e culturale: centinaia di giovani hanno potuto ammirare la scala di palazzo Barozzi, la Rocca, uno spettacolo nella sala dei Contrari e la bellezza della piazza, al tramonto di uno splendido pomeriggio primaverile.
Entusiasta della riuscita dell’evento anche don Stefano Violi, direttore del servizio di pastorale giovanile della diocesi di Modena:
“È difficile dire la cosa più bella di sabato. Penso per prima cosa alla rete meravigliosa di relazioni che dalla montagna alla “bassa” ha reso indimenticabile questa GMG, al lavoro congiunto di realtà e parrocchie diverse, alle centinaia di volontari che hanno faticato con una gioia contagiosa. Penso al contesto da favola del castello, del Palazzo Barozzi, dell’oratorio. Penso già con nostalgia alla squadra straordinaria che ha pensato, organizzato, ma prima ancora sognato questa GMG. La cosa tra tutti più bella rimane la fioritura dei circa mille giovani che sabato ci hanno regalato un anticipo di primavera, una primizia non solo della Pasqua ma anche della Pentecoste”.
Ora, però, il cammino continua.
Questa GMG altro non è che un primo gradino di un’altra Giornata Mondiale della Gioventù, quella che aspetta 770 giovani pellegrini modenesi accompagnati dal vescovo Erio a Cracovia.
Nella gioia, sotto il manto della misericordia del Padre.
– Federico Covili
PROSSIMI APPUNTAMENTI:
- LUNEDI’ 11 aprile ore 20.30 presso la Città dei Ragazzi: Presentazione del sussidio per i Centri Estivi parrocchiali rivolta a tutti i sacerdoti, i coordinatori e gli educatori
- Dal 22 al 25 aprile partecipazione di oltre 300 pellegrini, provenienti da 15 parrocchie della nostra Diocesi, al GIUBILEO DEI RAGAZZI a Roma insieme a Papa Francesco!