Condiviamo una testimonianza del ritiro “ST-ART YOUR LIFE” che si è svolto dal 1 al 3 dicembre presso il Centro Tabor di Gaiato e che ha aperto il cammino di Avvento dei giovani della Diocesi con il Vescovo Erio.
È l’inizio dell’Avvento e quale modo migliore di incominciarlo, se non prendendosi una “piccola pausa” dalla vita frenetica di tutti i giorni?
Così ho deciso di iscrivermi al ritiro proposto dalla Pastorale Giovanile guidato dal Vescovo Erio che ha riunito 120 giovani provenienti da una ventina di parrocchie della Diocesi presso il Centro Tabor a Gaiato. Una tre giorni pensata per metterci nuovamente in cammino alla presenza del Signore.
Parola chiave: BELLEZZA!
Siamo dunque partiti, grazie alla guida di Don Claudio Arletti, dalle “opere belle”.
Azioni come quella della donna senza nome del Vangelo di Marco (Mc 14; 1-9), che come il profumo di nardo versato sui piedi di Gesù, non appaiono per la loro grandezza, ma si sentono e si diffondo nell’aria in maniera contagiosa. Sono quei piccoli gesti che vengono compiuti gratuitamente, visti quasi come uno spreco agli occhi di chi è cieco di cuore, che in maniera invisibile cambiano il nostro animo e l’ambiente che ci circonda.
Se parliamo di bello, un secondo collegamento ci porta a considerare le “opere d’arte” che sono pura espressione di questo concetto. Ma cosa c’entrano con il nostro percorso di vita?
La risposta ce l’ha regalata il nostro caro Vescovo Erio: la vita di ognuno di noi è un’opera d’arte! Ma non un quadro qualunque, il capolavoro migliore! È la creazione dell’Artista con la A maiuscola, Dio. Non dobbiamo pensare però che Lui voglia realizzare il suo disegno da solo, anzi! È il primo a consegnarci in mano il pennello e la tavola dei colori, standoci vicino come un maestro con il suo allievo, sempre pronto a consigliarci, incoraggiarci e apprezzarci.
La nostra vita non è tutta un caso, ma non è neanche tutta già scritta:“Il Signore ci ha lasciato un po’ di inchiostro, l’inchiostro indelebile ed invisibile dell’Amore!”.
Siamo guidati nel suo compimento dall’ispirazione: essa è il lavoro che lo Spirito Santo compie dentro di noi, un’illuminazione che è “sempre impastata di umano”. “L’ispirazione cristiana non è una fuga dalla realtà, ne fa parte. Passa sempre attraverso la carne: il sentire, il vedere, il toccare e l’udire il Signore. È concreta, non campata in aria!”. È con queste parole che il Vescovo Erio ci ha fatto capire quanto sia importante coltivare la nostra relazione con il Signore.
Una relazione che trova la sua massima espressione nella Parola, ma anche nella realtà di tutti i giorni. In ogni momento della nostra giornata Gesù crea e cerca nuovi modi per farci capire dove siamo chiamati a dire il nostro “Eccomi!”, proprio come Maria davanti all’Angelo!
Ma come possiamo esprimere l’ispirazione che ci viene donata? Attraverso un progetto e l’intervento della Grazia.
Dopo aver individuato la nostra meta grazie allo Spirito Santo, dobbiamo incominciare a “progettare” il percorso per raggiungerla, adottando strumenti e tecniche liberi da qualsiasi schema e in continuo mutamento, perché Dio non è “programmatore” ma “creatore”.
L’ultima pennellata di colore che conclude il capolavoro della nostra esistenza è la presenza della Grazia. Essa è l’amore di Dio che si riversa su di noi, è quella logica di amore che stravolge la nostra vita, perché ci mostra quanto è grande la nostra salvezza nel Signore.
È Lui che nelle nostre fragilità, nei nostri problemi, nelle nostre difficoltà viene a cercarci.
“Dio ci pone sull’autostrada della salvezza: un percorso pieno di caselli laterali. Noi possiamo scegliere se rallentare, accelerare, uscire o rientrare. Dio ci vede già nella salvezza, ma noi siamo liberi nella sua Grazia. Ci ama quando non ce lo meritiamo e dopo averci riportato a sé ci ama ancora di più”.
È con queste poche parole del Vescovo che tutto diventa subito più chiaro! La nostra vocazione universale è l’amore!
Dio ha sognato in grande e ci ha sognati grandi, perché sa che attraverso l’amore, quello che Lui ha donato a noi, possiamo essere in grado di fare tutto.
Questa è la logica della Grazia! È il Suo Amore che rivive in noi, che ci ispira e che ci fa fare progetti.
È Lui che si china verso di noi per consolarci, per volerci bene gratuitamente, “sprecando” il Suo tempo.
Lui è la Salvezza!
Allora sì che la vita si scopre capolavoro…il capolavoro dell’Amore di Dio!
Un’opera d’arte a quattro mani: le nostre con le Sue!
– Chiara Galli